Tag: racconto
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Tramonti zuccherati
Care pigne, Scattai queste foto alcuni anni fa, in quel di Sardegna e quella grande roccia bianca che vedete emergere fiera dalle acque si chiama Pan di Zucchero. Si trova sulla costa iglesiente, a sud-ovest dell’isola ed è alta 133 metri, il faraglione più alto del Mar Mediterraneo. Per maggiori informazioni vi consiglio di visitare […]
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Maggiordomo d’arte – Episodio 2
Secondo episodio di Maggiordomo D’arte, la stramba storia di Attilio Zetti.
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Sinapsi in poliestere
Seduta sul pavimento, con la schiena ricurva vicino al letto, scribacchia qualche nota ai margini di una pagina logora, quasi parafrasando le parole della sera prima, rigettate sul foglio e accartocciate con rabbia subito dopo. Rievoca gli anni adolescenziali, di emozioni che sgorgano impazienti, di grafite che solca, violenta, cellulosa impastata, da stracciare e riscrivere […]
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20 minuti
Le porte stanno per aprirsi e noi, come maratoneti carichi di ansia, zaino in spalla e sudore sulla fronte, siamo pronti a volare verso la fermata del bus che ci porterà alle 48 cascate di Akame, nella prefettura di Mie (per intenderci, a circa 2 ore da Osaka). Quasi come se un vecchio coach giapponese […]
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Quella sottile linea nera
Tra sinapsi e slanci creativi s’insinua l’immagine di un uomo che sorride timidamente. Tiene le mani in tasca, gioca con il filtro per tabacco, mangiucchiato dal tempo. Nervoso si passa le dita tra i capelli rossi, ispidi, disordinati. Accende una sigaretta, tiene il ritmo a tempo di orologio. Aspetta che lei esca. Minuta, dai capelli […]
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Ciottoli
Mi lascio andare alla corrente di un fiumiciattolo, che placido scorre tra i vecchi ciottoli del piccolo centro. Una cittadella che s’innalza su diverse colline, impossibile passeggiare in bicicletta, a meno che non ci si alleni per il Tour de France. Ricordo un uomo correre tra le colline impreziosite da pietre levigate dal vento. Si […]
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Carta straccia #1
Una fuga non è certamente sinonimo di pianificazione al dettaglio, ma la mia strategia di prendere letteralmente solo quello che stava di fronte a me in quel momento fu un tantino radicale e sciocco. Una borsa stracolma di carta straccia. Carta straccia. Non una lattina di fagioli precotti, non un pezzo di pane da addentare […]
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Morto ammazzato
Frequentavo l’ultimo anno di liceo, quando scrissi questo breve racconto. Non ricordo esattamente il giorno, ma so per certo che fosse notte. Ci sarebbero tanti dettagli da correggere, ne sono consapevole, ma in questa prima occasione vorrei proporvi il testo nella sua stesura originale, un flusso di coscienza frutto di cene cui ho assistito, che […]